Anche per questa strana estate 2020, i gruppi umbri potranno appoggiarsi al progetto Cambuse Critiche. Per chi non lo sapesse, si tratta di una campagna che ha l’obiettivo di coordinare i Gruppi Scout di tutta Italia, per fornire la possibilità di acquistare scorte per i campi che siano prodotte secondo criteri etici, e che dunque arrivino da produttori selezionati. Aderire a Cambuse Critiche non è una scelta del cambusiere: Cambuse Critiche è una scelta politica dove l’essere economo (“lo scout è laborioso ed economo”) non può appiattirsi sull’accezione di ‘economicità’. Essere critici e compiere scelte critiche, politiche, prendere posizione, comporta misurare e pesare le cose che acquistiamo valutando non solo il prodotto finale, ma valutando tutto ciò che la realizzazione di quel prodotto ha comportato: «Quanto pesa il lavoro del produttore? Quanto pesa sull’ambiente il trasporto di quella merce?». L’attenzione è rivolta verso prodotti locali e km0, biologici, provenienti da terreni confiscati alle mafie, frutto del lavoro di persone disabili o con percorsi di reinserimento lavorativo e anche a prodotti del commercio equo e solidale. Mai come in questo periodo, questo è un servizio importante: è uno strumento educativo per Comunità Capi e Staff, e consente di sostenere le economie solidali e i produttori locali che durante lo stato di emergenza sono stati colpiti molto più duramente rispetto alla grande distribuzione. Per quest’anno, Cambuse Critiche in Umbria si appoggerà a Ponte Solidale, bottega del commercio equo e solidale di Ponte San Giovanni, presso cui si potranno ritirare gli ordini concordati con la pattuglia regionale di Cambuse Critiche.
Para todos, todo!
«Ci impegniamo a vivere e promuovere una cultura di responsabilità verso la natura e l’ambiente, coscienti che i beni e le risorse sono di tutti, non sono illimitati ed appartengono anche alle generazioni future. Ci impegniamo a sostenere nella quotidianità e a promuovere nell’azione educativa iniziative di equa ridistribuzione delle risorse e scelte di economia».