Ecco la storia di un ragazzo che ha dedicato e dedica tuttora la sua vita allo scoutismo.
Nel novembre 1966 Giorgio entra per la prima volta nella sede scout ASCI del Rieti 1 invitato da un amico (Fabrizio) entrato poco prima. Sarebbe stato un bell’inizio ma alla vigilia del campo estivo prende il morbillo e non va più al campo; poi, quando ricomincia l’anno scout, non essendo andato al campo non se la sente e non si censisce…
…però, poco dopo insieme ad alcuni amici, costituisce liberamente la squadriglia Castori sulla falsariga delle avventure a fumetti della “Pattuglia dei Castori”, un fumetto belga pubblicato sul Corriere dei Piccoli, ma alla fine a lui e ai suoi amici gli prende un po’ di nostalgia per lo scoutismo vero.
Nel 1968-69, all’inizio del nuovo anno scout, si presenta insieme alla sua sq. (erano in 7!) al Capo Riparto e chiedono di entrare: sono tutti di una parrocchia leggermente esterna alla cinta muraria della città (Regina Pacis) vengono costituiti come squadriglia libera Castori con l’obiettivo di dare vita futura ad un nuovo gruppo scout.
A luglio fa quindi il suo primo campo estivo a Ovindoli (AQ). Nel mese di settembre con la famiglia si trasferisce a Perugia … che ne sarà della sua vita scout…?
Nel 1969-70 si trova in una nuova città e si sente molto spaesato.
Impara a conoscere però alcuni ragazzi, Francesco (Cicci) Carloni e Giorgio Martinelli (che ora purtroppo non c’è più) del Riparto Perugia 3 (dove si era inserito il fratello Roberto), sono loro che lo spingono a riprendere la vita scout anche a Perugia.
Il capo Riparto è Giorgio Paci, l’aiuto è Amedeo (Dedo) Cinti, l’A.E. don Gigi Stella poi parroco a Madonna Alta.
Nel 1970-71 passa a Noviziato.
Finito l’anno il Perugia 3 entra in crisi perché quasi tutti i capi entrano nella comunità neocatecumenale (una delle prime d’Italia) e perciò i ragazzi si sentono un po’ abbandonati a loro stessi…
I superstiti hanno ancora le chiavi della sede di via Benincasa e tentano di continuare con il Clan ma verso la fine dell’anno, nella Parrocchia di Santo Spirito, ci sono due preti giovani, don Saulo e don Umberto che desiderano proprio aprire un nuovo Gruppo scout.
Contattano Cesare Poletti (capo scout storico di Perugia) che aveva interrotto da qualche anno e pensano ad alcuni scout giovani (17-18 anni) che potrebbero fare i capi ovviamente formandosi attraverso i campi scuola.
Nel 1972-73 Daniele Poletti, che aveva aperto il Riparto, incontra Giorgio per Corso Vannucci e gli propone di aprire il Branco.
Con Antonio Cesarini i primi di novembre del 1972 parte per il campo scuola di 1° tempo branca lupetti così diventa capo a soli 19 anni, anche gli altri capi tra Branco e Riparto, hanno tra i 17 e i 19 anni.
Nel 1973-74 viene nominato Consigliere Generale per l’Umbria e partecipa al Consiglio Generale (maggio 1974) a seguito del quale nasce l’AGESCI.
Nel 1974-75 viene eletto Incaricato regionale branca Lupetti e nel 1975-76 è Capo Branco Perugia 1 (AGESCI) e di nuovo Incaricato Regionale L/C.
Comincia a fare il formatore in regione come capo campo dei Campi Scuola L/C di 1° tempo. Frequenta il Campo Scuola di 2° tempo L/C e nel 1976-77 ottiene la Nomina a Capo 23/10/1976 n. 410.
In seguito nasce il nuovo Gruppo Perugia 17 (il numero corrisponde a quello della circoscrizione del Comune di Perugia) fondato da Giorgio e Piero Biscarini e diventa Capo Clan.
Nell’estate del 1979 la Co.Ca. del Perugia 17 partecipa alla Route Nazionale a Bedonia
Nel 1988-89 diventa Capo Reparto nel Perugia 3, nel 1992-93 viene nominato Responsabile Zona Etruria e fa il M.d.N. nel Perugia 3, dove rimane svolgendo vari ruoli fino al 2020, quando viene nominato Capo Gruppo del Perugia 1 ora Perugia 111, in cui tuttora svolge servizio.
Una storia lunga, ricca di esperienze, di incontri, di competenze raggiunte. Una strada percorsa insieme ad altri scout, sempre con il sorriso, con la capacità di vedere le cose in modo positivo, se necessario anche da altri punti di vista rispetto al proprio, per “gettare il cuore lontano, oltre l’ostacolo” …sempre.