Quattro ragazzi umbri nella delegazione dei 206 scout che hanno portato la Carta del Coraggio a Montecitorio a Laura Boldrini. Ludovico Marcucci dell’Assisi 1, Giuseppe Germini del Perugia 1, Francesca Saccomandi del Perugia 3 e Margherita Battaglia del Terni 1 hanno portato alla Presidente della Camera il frutto del lavoro elaborato e votato durante la Route Nazionale di San Rossore (Pisa) lo scorso mese di agosto dai 456 “alfieri” scelti all’interno dei rispettivi clan di formazione.
Dal resoconto della Scolta Margherita Battaglia: “La cerimonia è iniziata alle 13. All’inizio c’è stato un video sulla Carta del Coraggio con alcune scene di questa estate poi alcuni ragazzi hanno illustrato il percorso del proprio Clan e la propria azione di coraggio. La Presidente del Consiglio Nazionale dei Rover e delle Scolte di questa estate ha quindi consegnato la Carta del Coraggio alla Presidente Boldrini rileggendo l’introduzione e alcuni dei punti più importanti. La Boldrini ha fatto un discorso dove si impegnava soprattutto sulla legge sulla cittadinanza e sulla giornata mondiale del servizio poi ci ha accompagnato a vedere il transatlantico e la Camera dove ha risposto ad alcune domande fatte da noi”.
Questo invece il messaggio postato da Laura Boldrini su Facebook: “Non è un gioco, ma un importante esercizio di democrazia, che si traduce in precise richieste. Ecco il senso della Carta del Coraggio che oggi 206 Guide e Scout mi hanno consegnato alla Camera dei deputati. Sono arrivati da tante regioni italiane, in rappresentanza dei 30mila scout che avevo già incontrato lo scorsa estate al loro raduno nazionale, la Route Nazionale che si è tenuta a San Rossore, e sono contenta di averli accolti a Montecitorio a Porte Aperte, insieme ai cittadini desiderosi di visitare il palazzo. I giovani dell’Agesci hanno deciso di essere protagonisti del cambiamento attraverso quelle che chiamano ‘azioni di coraggio’. Oggi ne hanno raccontato alcune: Flavio ha testimoniato l’impegno per la riduzione dei rifiuti a Potenza, Davide quello per il contrasto alla criminalità organizzata in Campania e Giulia il percorso di consapevolezza sull’accoglienza dei migranti in Veneto. Tutte esperienze di partecipazione vera, buona e bella i cui protagonisti sono ragazze e ragazzi pronti a fare sentire la propria voce e ad assumersi responsabilità per costruire un futuro migliore. E’ stato emozionante sentire Agnese elencare i punti essenziali della ‘Carta del Coraggio’, il documento conclusivo di questo lungo lavoro sui territori, che sintetizza l’impegno di mettersi al servizio del Paese per cambiarlo e migliorarlo. Io farò la mia parte per portare avanti le loro proposte: rappresenterò ai gruppi parlamentari la domanda di approvare una legge di cittadinanza per i figli di stranieri nati in Italia e di istituire la ‘Giornata nazionale del servizio’, così come sensibilizzerò i ministri competenti su altre motivate richieste, dall’educazione ambientale agli organi locali consultivi giovanili. Ogni loro azione di coraggio è una boccata d’ossigeno, un contributo positivo per il nostro Paese, un impegno che spero sia contagioso”.