Tra pochi giorni cinque ragazzi umbri partiranno alla volta del Giappone per il Jamboree 2015.
Si tratta di tre ragazzi del Corciano (Emanuele Franceschetti, Alberto Massoli e Carlo Massoli), una ragazza di Foligno (Silvia Lupparelli) e una di Bastia (Valeria Piccioni). Proprio queste ultime due ci hanno scritto le loro riflessioni e le loro emozioni a pochi giorni dalla partenza.
Ecco le sensazioni di Silvia (nella foto alla recente udienza con il Papa):
“Jamboree. Una parola che ti fa provare mille emozioni. Emozioni contrastanti tra loro: gioia, preoccupazione, entusiasmo, ansia. Gioia perché appena arriva la lettera dell’AGESCI che dice ‘la tua richiesta è stata accettata’ quello che provi è indescrivibile. Un attimo dopo però la preoccupazione prende il sopravvento perché non sai quello che ti aspetta. Ma quando conosci il Reparto con cui condividerai questa esperienza e ti prepari a vivere questo grande evento, gioia e preoccupazione si fondono insieme all’entusiasmo e alla voglia di partire. E stai mesi con la testa lì, in Giappone, immaginandoti come ti sentirai stando in mezzo a tante persone, fratelli e sorelle che condividono i tuoi stessi ideali e valori. Voglio essere occhi e orecchie per far tesoro di quello che vivrò per poi condividerlo con chi non ha avuto la possibilità di esserci“.
Curiosità mista ad attesa e un pizzico di preoccupazione anche per Valeria:
“Pochi giorni. Otto per la precisione. Otto giorni per la partenza del contingente italiano verso l’evento mondiale del Jamboree 2015. Per la mia partenza in Giappone come scolta di servizio. Il sogno del Jamboree è rimasto in me custodito e inadempiuto, fin da quando ero una guida e per tanti problemi tecnici e non, non mi iscrissi e non partecipai. Ma il desiderio, la voglia incredibile di esserci, in quell’immensa città fatta di scout, ha continuato a brillare in me, come la lucciola più impertinente della notte. E poi, la nuova occasione, la proposta, la seconda possibilità. La carica è tanta, le cose da preparare numerose e, come risucchiata da un vortice veloce, sto pian piano entrando già nell’avventura, sto già solcando il primo passo dentro al campo predisposto per noi. Cosa mi aspetterà? Dovrò essere disposta a mettere in gioco tutte le me capacità, testimoniare i miei valori, essere accorta a ciò che mi sta attorno, aiutare, costruire il Jamboree che tutti sognano. Assieme ai miei nuovi compagni di strada, attendo, emozionata e impaziente di rimboccarmi le maniche. Sono pronta a servire“.
