Sono questi i pilastri su cui i 18 tirocinanti del Campo di Formazione Tirocinanti della zona Etruria – tenutosi alla base scout “La Colonia” di Gualdo Tadino dal 19 al 22 febbraio – si sono confrontati e hanno condiviso le loro esperienze.
Quattro giorni, da giovedì pomeriggio a domenica mattina, per approfondire gli aspetti principali del servizio a cui quest’anno sono stati chiamati. Partendo dagli aspetti principali dell’associazione – la progettualità, la comunità capi e lo staff – passando per le scelte del patto associativo – scelta scout, scelta cristiana e scelta politica – i tirocinanti hanno potuto confrontarsi su questi primi mesi di servizio andando a fondo del loro essere capi educatori e capi catechisti all’ interno dell’ Agesci.
Attraverso giochi e dinamiche, i capi tirocinanti hanno saputo approfittare degli spunti che il campo ha fornito per tornare a casa con mille domande a cui poter rispondere alla luce dell’esperienza vissuta insieme. Maggior coscienza sull’associazione nel suo complesso, sul servizio di educatori e sulle scelte del patto associativo ma soprattutto una maggiore consapevolezza sulla chiamata a “servire” che sta dietro la scelta di entrare in comunità capi. Una chiamata dietro cui si nasconde la voce di una persona concreta, Gesu’ Cristo, una persona che “non sceglie i capaci, ma rende capaci chi sceglie”, che si “serve” degli ultimi e dei più piccoli per compiere grandi opere, un messaggio che gli allievi hanno potuto cogliere anche grazie agli spunti offerti dal cammino di catechesi sulla figura di Davide.
La consapevolezza di essere chiamati a compiere grandi opere che si realizzano attraverso il metodo educativo scout e l’evangelizzazione, educando i giovani al modello della donna e dell’uomo della partenza. Buoni cittadini, ma soprattutto buoni cristiani, sempre attenti alla tutela del “bene comune”, argomento ben approfondito grazie anche alla testimonianza di Don Tonio dell’Olio che, forte della sua lunga esperienza prima nel carcere di massima sicurezza di Trani poi nei quartieri spagnoli di Napoli ma anche come coordinatore di Pax Christi, di membro del direttivo della Tavola della Pace e di responsabile dell’area internazionale di Libera, ha aiutato i giovani capi a riflettere sul tema della scelta politica sfidandoli ad una educazione volta a sconfiggere la “cultura mafiosa” che vive in ciascun uomo.
Quattro giorni intensi che hanno aiutato i tirocinanti a proiettarsi, in questa seconda parte dell’anno, in un servizio più consapevole ma soprattutto ad andare a fondo delle scelte fatte con la volontà di continuare il loro percorso di formazione per poter rispondere, in maniera sempre più adeguata, alla “chiamata al servizio” che Cristo ha rivolto ad ognuno di loro.
Questa la testimonianza di una tirocinante che ha partecipato al campo:
Questo CFT mi ha dato un’ulteriore conferma delle scelte scout, politica e di fede che ogni capo fa proprie nel momento in cui entra in co.ca. Scelte che sono sicuramente più consapevoli di prima grazie all’ approfondita riflessione che è stata fatta in queste giornate piene di contenuti e momenti di confronto. Sono tornata piena di entusiasmo che spero di riuscire a trasmettere alla mia co.ca, allo staff e ai ragazzi.
Annalisa Marzano
Staff CFT – Co.Ca. PG 4