E’ il Veneto la regione più rappresentata tra i Clan che prenderanno parte alle Route di “Tra Terra e Cielo” sui sentieri della Valnerina colpita dal terremoto. La proposta dell’Agesci Umbria, pensata per lasciare un segno concreto e continuativo di aiuto e sostegno sui luoghi del sisma e contribuire a riscoprire la bellezza dell’Umbria, coinvolgerà 85 Comunità R/S da tutta Italia.
Di queste 20 vengono proprio dal Veneto, a cominciare dal Clan del Valdalpone 1 che partirà il 15 luglio (Route 3a Norcia-Preci) seguito dal Resana 1 e Vicenza 12 che partiranno il 22 luglio rispettivamente per le Route 4a Cascia-Norcia e 2a Spoleto-Monteleone. A seguire la Puglia con 12 Clan partecipanti, poi il Lazio con 8 e Lombardia e Umbria con 7. Saranno invece 6 i Clan dell’Emilia Romagna mentre 4 verranno da Toscana e Calabria, 3 da Campania, Piemonte e Friuli, 2 da Abruzzo, Sicilia e Liguria. Infine 1 Clan da Marche e Sardegna.
I primi a partire il 15 luglio, oltre ai veneti del Valdalpone, saranno i laziali del Pavona 1 (Route 1a Spoleto-Cerreto), i pugliesi del Sava 1 (Route 1b Cerreto-Spoleto), i calabresi del Cassano 1 (Route 3b Preci-Norcia) e i liguri del Genova 48 (Route 4a Cascia-Norcia). In totale 1094 Rover/Scolte e 229 Capi cammineranno lungo i 10 percorsi e saranno coinvolti in attività di servizio come animazione alla popolazione, pulizia del verde e lavori di manutenzione in tre future basi per attività scout e non solo a Monteluco di Spoleto, Piedipaterno di Vallo di Nera e Maltignano di Cascia.
Diversi i borghi e le frazioni attraversate che permetterranno agli scout di riscoprire la storia, la natura e la tradizione dei sentieri della Valnerina. Sono invece 13 i punti notte individuati dove gli scout monteranno le tende per dormire: Campi di Norcia, Cascia, Cerreto di Spoleto, Collegiacone, Maltignano, Monteleone di Spoleto, Monteluco, Norcia, Poggiodomo, Preci, Scheggino, Spoleto, Vallo di Nera. Lungo il cammino i ragazzi e le ragazze potranno vivere incontri e testimonianze spirituali con eremiti della Valnerina, monaci benedettini di Norcia, suore agostiniane di Cascia e frati francescani di Spoleto.
“Sporcarsi le mani per lasciare un segno” è l’obiettivo della proposta “Tra Terra e Cielo” nel solco di quella chiamata “Francesco vai!” che nel terremoto del 1997-98 portò centinaia di scout in Umbria-Marche durante l’emergenza e nella fase di post-assistenza.