Sfiorano le 3.000 unità le persone colpite dal sisma di domenica scorsa che stanno trovando alloggio presso strutture ricettive pubbliche e private della regione. La maggior parte a Perugia (circa 2.000), diverse centinaia a Foligno e ora un centinaio anche a Terni. Li chiamano sfollati, anche se sarebbe più giusto chiamarli spaesati, visto il senso di smarrimento che può comportare lasciare la propria casa senza poter prendere nulla e venire catapultati in albergo.
In un momento di grande difficoltà e comprensibile concitazione, l’Agesci Umbria si è messa subito a disposizione dei Comuni che richiedono aiuto attraverso i Centri Operativi Comunali. Assistenza e sistemazione, distribuzione pasti, animazione ai bambini, aiuto scolastico e baby sitter. Questo il servizio che i capi umbri dell’Agesci stanno svolgendo a turno e senza sosta sin dai primissimi giorni seguenti all’ultimo evento sismico di domenica scorsa.
Il Comune di Perugia ha allertato la Zona Etruria i cui capi, in collaborazione con la Caritas Diocesana, il Coordinamento Oratori e la Croce Rossa, e sotto il coordinamento del Centro Operativo Comunale di Perugia, si sono messi a disposizione per l’assistenza, le operazioni di censimento e l’animazione presso gli hotel di Perugia, Corciano, Magione e Castiglione del Lago dove sono alloggiate la maggior parte delle persone provenienti da Norcia, Preci e Cascia. Ognuno di questi hotel viene “gemellato” con un oratorio in modo che in particolare i bambini abbiano un luogo dove potergli proporre delle attività.
A Foligno, il COC ha dato mandato alla Zona Terre di Francesco e al Masci di gestire la Base Scout di Sterpete dove sono alloggiate circa 40 persone. Anche la Zona Monti Martani è stata allertata e una struttura alberghiera a Terni è stata già messa a disposizione per accogliere le popolazioni terremotate. Tutto questo mentre vengono svolte parallelamente anche le normali attività associative nei rispettivi gruppi di appartenenza. I capi che volessero mettersi a disposizione nei prossimi giorni possono comunicare la loro disponibilità ai rispettivi Capi Gruppo i quali poi riferiscono ai Responsabili di Zona.
foto di Luca Curti e Marco Moschini